Dopo la distopia

Dopo la distopia

Secondo appuntamento coi personaggi dei nostri libri. Il personaggio che vi presentiamo questo mese fa parte del panorama di Il libro immortaledi Gian Luca Sechi. Un libro che mischia più generi tra loro: la distopia, il fantasy e anche il romanzo d’amore. Nel futuro immaginato da Gian Luca non ci sono più le parole. Le persone si connettono tra di loro, senza bisogno di usare la bocca. Basta essere connessi alla Rete.

Nell’articolo precedente l’autrice, Ilaria Bonelli, aveva intervistato direttamente il proprio personaggio: Eva Green Stephenson, protagonista di Obsession. Questa volta è il sistema a intervistare, se così si può dire, Marc Fool. Siamo nel 12 giugno dell’anno 19 d.l.L (dopo la Liberazione) e si legge quest’articolo sull’edizione del mattino del quotidiano La Parola.

Dagli archivi ormai desecretati dell’ex Ordine dell’Informazione, abbiamo ricevuto questo file, che racconta il processo di selezione e le strategie messe in campo dalla Gilda della Ricerca per reclutare nuovi adepti. È la trascrizione del dialogo tra il selezionatore (S.) e il candidato (M.). Lo pubblichiamo perché non tutti sanno di preciso quale fosse il clima in cui viveva la nostra città prima della Liberazione. È nostro dovere fare in modo che l’oblio non cada mai su queste vicende, perché non possano mai più ripetersi. 

Il soggetto candidato è un uomo, un certo Marc Fool. Ne pubblichiamo il nome per intero, dato che risulta deceduto durante una missione.

S. – Come ti chiami?

M. – Fool. Marc Fool.

S. – Quanti anni hai?

M. – Ventinove.

S. – Quale lavoro fai?

M. – Sono impiegato in una fabbrica. Faccio controlli. Controlli sulla produzione.

S. – Come controlli di qualità e di conformità?

M. – Sì, più o meno.

S. – Hai famiglia?

M. – Non lo sapete già?

S. – Limitati a rispondere, non hai diritto a porre domande in questa fase.

M. – Vivo con mia madre. Ho soltanto lei. Vi prego.

S. – Non devi avere paura, non le succederà niente. Non succederà niente neppure a te.

M. – Perché mi avete chiamato qui?

S. – Un’altra domanda. Come detto non ti sono consentite, ma questa è legittima. Sei qui perché ci servi, perché abbiamo bisogno di te. Tu sai di cosa si occupa la Gilda della Ricerca?

M. – Spiate le persone. Eliminate quelle che non vi piacciono.

S. – Facciamo solo dei controlli, come tu li fai sui prodotti, noi li facciamo sulle persone. Qualcuno deve preoccuparsi di mantenere la pace, l’ordine.

M. – Che minaccia possono rappresentare le persone per voi, per il vostro ordine?

S. – Non è il nostro ordine, è anche il tuo. Non ti piace vivere senza correre pericoli, con tutto quello che ti è necessario a portata di mano sulla rete?

M. –Sì ma…

S. – Avanti Marc, puoi parlare liberamente con me.

M. – Ho la sensazione che manchi qualcosa, che voi togliate qualcosa al mondo.

S. – A cosa alludi? 

M. – Alla… Alla libertà. Non siamo liberi di pensare, dire quello che vogliamo, avere opinioni differenti.

S. – La libertà. La libertà è un concetto troppo grande perché un singolo individuo sappia gestirlo. Lascia un uomo libero e finirà col danneggiare se stesso e gli altri. Il mondo ha bisogno di una guida e la Gilda cerca di esserlo nel modo migliore.

M. – Non voglio sapere queste cose, non voglio ascoltarle. Sono menzogne. Non voglio fare parte di questo, non vi aiuterò.

S. – Parli così perché hai paura, perché non sai, perché sei confuso. Pensa a tua madre, non vorrai che le tue scelte ricadano anche su di lei.

M. – Lasciatela fuori, non fatele del male, vi prego. 

S. – Non vogliamo farle niente. Devi solo darci una mano, per un poco.

M. – Cosa volete che faccia?

S. – Ecco vedi che finalmente inizi a ragionare? Te lo faremo sapere. Per ora vai pure a casa o al lavoro, ti richiameremo. Benvenuto Marc, ora sei con noi, al sicuro.

M. – Potete avermi solo con le minacce. Io non sarò mai come voi, non mi sentirò mai parte di questa ignobile Gilda.

S. – Col tempo. Non soltanto ti sentirai parte di noi, ma non potrai vivere che nella nostra fede. Un giorno, Marc, la amerai, amerai la Gilda della Ricerca. Come me.

La trascrizione si interrompe qui. Lasciamo al lettore ogni giudizio su quanto ha appena letto. Sappiamo che alcuni ancora non ci crederanno. Vogliamo solo dirvi che non abbiamo interesse a mentire, questo era il nostro glorioso stato quasi venti anni fa e ce ne vergogniamo profondamente, perché su queste cose tutti noi avevamo chiuso gli occhi e il cuore. Per questo dobbiamo impegnarci, perché costruire un futuro nuovo e migliore non è il nostro premio, ma la nostra espiazione.

Cosa c’era esattamente prima della Liberazione? Davvero Marc ha finito coll’abbracciare la Gilda? Se volete saperne di più di questo mondo non esitate a leggere Il libro immortale, noi di BookTribu ve lo consigliamo. 



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