Il mare bianco di nuovo vincitore

Il mare bianco di nuovo vincitore

Per i nostri autori non finiscono le soddisfazioni con BookTribu, bensì cominciano!

Parliamo di Carmina Trillino che con il suo Il mare bianco, vincitore della prima edizione del nostro concorso, ha vinto recentemente il Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo

L’entusiasmo di Carmina è lo stesso che accompagna la Redazione e la nostra Community: BookTribu, portavoce di autori esordienti, si è distinto in un concorso proprio dedicato agli autori esordienti e ai loro romanzi d’esordio. 

Che cos’è il Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo? Il suo scopo è quello di dare visibilità agli autori che esordiscono nella narrativa in lingua italiana. La Biblioteca Civica di Cuneo individua ogni anno tutti i romanzi d’esordio di cui viene a conoscenza, li legge e ne seleziona 25 per gli adulti e 6 per i ragazzi, che invia poi a vari comitati di lettura. Erano stati selezionati, con nostro grande compiacimento, Il mare biancoper la sezione adulti e L’alfabeto della menteper la sezione ragazzi. 

E tra i 25 finalistidi questa ventesima edizione, Il mare biancosi è aggiudicato il primo premio. 

Carmina aveva da poco saputo che le veniva offerto l’assessorato alla cultura e la carica di vice sindaco di Formia, la sua città, quando ha saputo del Premio. Formia è anche lo scenario de Il mare bianco, che sia stato un segno? 

L’abbiamo contattata per condividere con lei questa grande gioia. Volevamo sapere come la nostra primissima autrice premiata si fosse sentita. L’emozione c’è sicuramente stata. 

Uguale all’emozione provata quella sera di ormai due anni fa a Bookcity Milano? 

La vittoria di BookTribu è ciò che, filosoficamente parlando, passa da potenza ad attorisponde Carmina. Era la possibilità di pubblicare veramente. E l’emozione quella sera a Milano è stata intensa. Ricordo ogni istante e ogni particolare. Il Premio Città di Cuneo è stata un’emozione più riflessiva.

Probabilmente dopo la pubblicazione, un autore diventa più consapevole del proprio lavoro. Lo riguarda, lo rilegge, lo presenta in più occasioni e scopre nuove parti e nuove profondità del libro e, perché no, anche di se stesso. Autore e libro crescono insieme, si sostengono l’un con l’altro, raggiungono una personale e totale complicità. Qualsiasi vittoria venga dopo è meno potente, forse, ma più matura. Carmina, dopo la pubblicazione, ha portato in giro il suo romanzo. L’ha presentato ai ragazzi delle scuole medie, ha lavorato con loro. Una scuola ha addirittura messo in scena un estratto del libro. Tra un premio e l’altro Carmina ci dice di aver vissuto con maggior consapevolezza e forza. 

E ho continuato a scrivere, perché la macchina da scrivere porta più in alto di tutti.

Recentemente Il mare biancoè anche stato recensito da una bookblogger entusiasta. (Trovate la recensione e l’intervista all’autrice a questo link: https://leggereunbuonlibro.blogspot.com/2018/07/conversazioni-con-lautore-carmina.html?spref=fb) Insomma, Il mare biancopiace. Qua è il suo punto di forza? La sua forza descrittivadice l’autrice. Il coinvolgimento del lettore e il suo riconoscersi nella storia. Il commento più frequente: mi è piaciuto perché mi sembrava di essere lì.

E tu, Carmina, con tutte queste emozioni, hai trovato il tuo mare bianco?

Il mare bianco è sempre stato dentro di me. È uno status, un entusiasmo, l’incredibile che diventa credibile. È la forza universale delle parole quando si conoscono e portano conoscenza. 

Complimenti Carmina!



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