“Non è mai troppo tardi per seguire la propria passione”. Silvia Garelli illustratrice di “Prima della porta”.

“Non è mai troppo tardi per seguire la propria passione”. Silvia Garelli illustratrice di “Prima della porta”.

Non si definisce ancora un artista ma piuttosto una “giovane amante del disegno”. Ha vinto il concorso di BookTribu per la sua copertina per Prima della porta e ha approfittato della pandemia per coltivare la sua passione iscrivendosi nientemeno che alla Scuola Internazionale di Comics di Torino. Un esempio di determinazione da imitare!

Hai sempre amato l’arte e il disegno? Quando hai capito di voler rendere la tua passione una professione?

Fin da piccola mi piaceva leggere e disegnare, inventare mondi ed avventure, ma non ho mai pensato che la matita potesse diventare il mio strumento di lavoro “da grande”. Infatti sono in realtà un Architetto libero professionista, e per il momento non me la sentirei di definirmi un vero e proprio “artista”, non avendo mai fatto studi dedicati (sono in buona parte autodidatta)…

La passione per l’illustrazione per adulti e per la grafica si è manifestata proprio all’università, quando ho iniziato a produrre locandineposter e illustrazioni per booklet CD a supporto di gruppi musicali di amici.

Hai illustrato la copertina de “Prima della porta”: come mai hai scelto proprio quel romanzo? Cosa ti ha colpito?

Sicuramente ciò che mi ha attirato di più è stato il co-protagonista, il Signor Morte: non la canonica donna scheletrica con falce in mano e manto nero, ma un tranquillo “impiegato delle poste” cicciottello e bonario… Mi affascinano i temi dello straordinario, dello straniante e del lugubre, ma in questo caso mi ha colpito proprio la banalità della figura della morte – e in effetti perché mai la morte dovrebbe essere così straordinaria? 

Come definisci il tuo stile? Da chi ti fai ispirare?

Non credo di avere un vero e proprio stile identitario, o per lo meno non uno solo: ad esempio, mi accorgo che quando disegno a mano prediligo il bianco e nero (grafite o inchiostro), mentre operando in digitale uso quasi sempre il colore, sebbene cercando di limitare la palette a pochi toni in armonia o contrasto.

Le mie ispirazioni sono molteplici: vanno da artisti del passato come MuchaKupkaBeardsley, i Preraffaelliti, ed il periodo dell’Art Deco per la creazione di pattern, illustratori e fumettisti più recenti (MicheluzziToppiCrepaxMoebius… solo per citarne alcuni), fino ai contemporanei ad esempio ammiro moltissimo i lavori di Danijel Zezelj per il bianco/nero estremo e di Nicolas de Crécy per l’uso dei colori e per il tratto. Mi piace inoltre seguire gli illustratori che operano nella mia zona, come Cinzia Ghigliano e Marco Somà.

Oltre all’arte hai altre passioni?

Mi interessano gli antichi saperi rurali ed artigianali, alcuni dei quali, nascosti, ancora sopravvivono in provincia dove abito: la cesteria (soprattutto in salice ed in castagno), l’impagliatura sedie con erbe palustri, l’arte di realizzare tetti in paglia di segale. Mi affascina tutto ciò che in qualche modo è legato al folklore ed alle tradizioni locali.

Che consiglio daresti ai giovani amanti del disegno che sognano una carriera nell’arte?

A dire il vero, sorvolando gli aspetti anagrafici, mi considero anch’io ancora una “giovane amante del disegno”! Come ho detto prima la mia formazione è quasi completamente da autodidatta, osservando i lavori degli altri e seguendo brevi corsi online su piattaforme specifiche. Finalmente – c’è voluta una pandemia a convincermi! – ho deciso qualche mese fa di focalizzare la mia passione e mi sono iscritta a un corso specifico presso la Scuola Comics di Torino: così sperimenterò nuovamente l’ebbrezza di tornare sui banchi, dopo più di dieci anni… Per cui il mio consiglio ai giovani (e non) che vorrebbero intraprendere una carriera artistica è: non scoraggiatevi, non è mai troppo tardi, mettetevi in gioco e seguite la vostra vera passione!

Come hai conosciuto BookTribu e la community? Cosa ne pensi?

Ho conosciuto BookTribu tramite una inserzione su Facebook che pubblicizzava proprio il Concorso letterario; da lì ho curiosato il sito per approfondire… e ho deciso di partecipare!

Costruire una community basata sui libri non è affatto semplice, specie se uno degli scopi è la scoperta e la promozione di nuovi scrittori tramite il supporto dal basso; credo che la formula del concorso letterario (ed in parallelo quello artistico per la relativa copertina) sia una sfida molto interessante, soprattutto perché si percepisce all’interno della community un bel clima di supporto reciproco e di critica costruttiva, più che di antagonismo (come invece spesso accade su altri social).

Salutiamo Silvia e le auguriamo un buon ritorno fra i banchi di scuola!



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