Voce alle Storie degli Autori: La tavola apparecchiata di Viviana De Cecco

Voce alle Storie degli Autori: La tavola apparecchiata di Viviana De Cecco

Una storia che inizia intorno a un oggetto simbolo dell’unità famigliare: la tavola apparecchiata. È da qui che parte il viaggio nei ricordi di Viviana De Cecco, attraverso gli odori di cucina, i giochi improvvisati, il vociare dei parenti.

[…A quel tempo la tovaglia di fiandra, che scivolava senza pieghe fino al pavimento di mattonelle fredde, trasformava il mio insospettabile rifugio in una stanza dalle pareti ondeggianti. Come per magia, sparivo agli occhi del mondo in quella cavità ombrosa, dove la stoffa pesante che mi circondava impediva alla luce accecante del giorno d’inseguirmi. Restavo là sotto, in quel ventre freddo o soffocante a seconda del tempo, le gambe ripiegate su se stesse, braccia avvinghiate alle ginocchia in improbabili posizioni, in modo che dall’esterno non spuntasse nemmeno la punta delle scarpe, con la sensazione che il ripiano che sovrastava la mia piccola testa, solido soffitto della finta camera, mi proteggesse dall’universo che mi gravitava sopra. A tratti spirava un’aria carica degli odori pungenti della cucina, in un continuo disperdersi di fumi oleosi o dolciastri. Socchiudevo gli occhi e agitavo le braccia come se volessi afferrare ogni profumo e richiuderlo nella prigione delle mani serrate a pugno, oppure li spalancavo, con le pupille affilate pronte a tranciare l’aria per divorarne ogni ingrediente…]

Le cose tuttavia sono destinate a cambiare: scoprite come alla sezione Opere candidate!



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